I 51 Scioglilingua più complicati e impossibili da pronunciare

Scioglilingua

Scopri qui di seguito gli Scioglilingua più difficili e impossibili da pronunciare in italiano per metterti alla prova e sfoggiare la tua padronanza della nostra lingua.

Scioglilingua

Sopra quattro rossi sassi quattro grossi gatti rossi.

Nel muro c’è un buco e un bruco nel buco scaccia il bruco e tura il buco.

Scopo la casa, la scopa si sciupa; ma, se non scopo sciupando la scopa, la mia casetta con cosa la scopo?

Eva dava l’uva ad Ava, Ava dava l’uova ad Eva, ora Eva è priva d’uva, mentre Ava è priva d’uova.

Il cuoco cuoce in cucina e dice che la cuoca giace e tace perché sua cugina non dica che le piace cuocere in cucina col cuoco.

Una rara rana nera sulla rena errò una sera, una rara rana bianca sulla rena errò un po’ stanca.

Sa chi sa se sa chi sa, che se sa non sa se sa, sol chi sa che nulla sa, ne sa piu di chi ne sa.

Stanno stretti sotto i letti sette spettri a denti stretti.

Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.

Apelle, figlio di Apollo, fece una palla di pelle di pollo. Tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle, figlio di Apollo.

Sul tagliere l’aglio taglia, non tagliare la tovaglia; la tovaglia non è aglio, se la tagli fai uno sbaglio.

Sotto un cespo di rose scarlatte offre il rospo té caldo con latte. Sotto un cespo di rose paonazze tocca al rospo sciacquare le tazze.

Un empio imperator di un ampio impero scoppiar fece una guerra per un pero; credeva conquistare il mondo intero l’imperator, ma perse l’ampio impero.

Con la tazza un mezzo pazzo vuota il pozzo del palazzo.

Tre tozzi di pan secco in tre strette tasche stanno. In tre strette tasche stan tre tozzi di pan secco.

Porta aperta per chi porta, per chi non porta parta pur, che non importa aprir la porta.

Li vuoi quei kiwi? E se non vuoi quei kiwi che kiwi vuoi?

Eva dava l’uva ad Ava, Ava dava l’uva ad Eva.

Tre tigri contro tre tigri.

Ciò che è, è; ciò che non è, non è; ciò che è, non è ciò che non è; ciò che non è, non è ciò che è.

Caro conte chi ti canta tanto canta che t’incanta.

Forse Pietro potra proteggerla.

Mi attacchi i tacchi tu che attacchi i tacchi? Io attaccarti i tacchi a te? Attaccati te i tuoi tacchi tu che attacchi i tacchi.

Dietro il palazzo c’è un povero cane pazzo, date un pezzo di pane al povero pazzo cane.

Se la serva non ti serve, a che serve che ti serva di una serva che non serve? Serviti di una serva che serve, e se questa non ti serve, serviti dei miei servi.

Sessantasei assassini andarono ad Assisi tutti e sessantasei assassinandosi.

Dieci limoni, cento limoni, mille limoni.

Chi troppo in alto sal cade sovente precipitevolissimevolmente.

Verso maggio con un paggio vo in viaggio. Non vaneggio, nè motteggio; forse è peggio! Se mi seggo, più non reggo: mangio o leggo. Se non fuggo qui mi struggo, ma se fuggo vado al poggio e un alloggio là mi foggio, sotto un faggio, con coraggio.

Sono senza sesto senso.

O postino che porti la posta, dimmi postino che posta portasti.

A quest’ora il questore in questura non c’è.

Nove navi nuove navigavano.

Quanti rami di rovere roderebbe un roditore se un roditore potesse rodere rami di rovere?

Tito, tu m’hai ritinto il tetto, ma non t’intendi tanto di tetti ritinti.

Nel pozzo di San Patrizio c’è una pazza che lava una pezza. Arriva un pazzo, con un pezzo di pizza e chiede alla pazza se ne vuole un pezzo. La pazza rifiuta. Allora il pazzo prende la pazza, la pezza e la pizza e li butta nel pozzo di San Patrizio, protettore dei pazzi.

Ti ci stizzisci? E stizziscitici pure!

Chi ama chiama chi ama, chiamami tu che chi ami chiami. Chi amo chiamerò se tu non chiami.

Sul tagliere taglia l’aglio, non tagliare la tovaglia: la tovaglia non è aglio e tagliarla è un grave sbaglio.

Il Papa pesa e pesta il pepe a Pisa, Pisa pesa e pesta il pepe al Papa.

Sette zucche secche e storte stanno strette dentro al sacco.

Due tazze strette in due strette tazze.

Andavo a Lione cogliendo cotone, tornavo correndo cotone cogliendo.

Due tazze strette in due strette tazze.

Tre fiaschi stretti stan dentro tre stretti fiaschi, ed ogni fiasco stretto sta dentro lo stretto fiasco.

Oh che orrore, oh che orrore, ho visto un ramarro verde su un muro marrone.

Supercalifragilistichespiralidoso.

Trentatré trentini entrarono in Trento, tutti e trentatré trotterellando.

Guglielmo coglie ghiaia dagli scogli scagliandola oltre gli scogli tra mille gorgogli.

Sereno è seren sarà; se non sarà seren si rasserenerà.

Se l’arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse, vi disarcivescoviscostantinopolizzereste voi come si è disarcivescoviscostantinopolizzato l’Arcivescovo di Costantinopoli?

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